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Come implicitamente confermato da Galliani, Luis Fabiano e Huntelaar sono i nomi caldi in casa Milan dopo il congelamento dell'affare-Dzeko. Fronti che richiedono tempi lunghi, sicuramente ben oltre il 6 luglio, data del raduno rossonero. Ma a Milanello, un giorno, Leonardo potrebbe trovarsi tutti e due: si lavora per l'acquisto di Fabiano (anche per 20 milioni) e il prestito di Huntelaar. E dal Cska Mosca, continua a mandare segnali Zhirkov.
Ma rimaniamo al balletto rossonero sulle punte. Per Fabiano, il portafoglio milanista si può aprire: i 14 milioni proposti in battuta al Siviglia non servono, l'offerta è stata ritenuta improponibile dal presidente degli andalusi Jose Maria del Nido, uno abituato a farsi pagare carissimo i gioielli della casa. Il Milan è pronto a salire -entro certi limiti- e ora ha anche l'appoggio del giocatore stesso, uscito allo scoperto (tramite il suo procuratore José Fuentes): ha fatto sapere a chiare lettere di volere lasciare Siviglia e, possibilmente, andare a Milano, sponda rossonera. Un bell'assist per accelerare le cose. Invece, i tempi saranno comunque lenti. Perché Del Nido è un osso duro e perché è anche alle prese con una spada di Damocle molto più importante della cessione di Fabiano: sulla sua testa pendono 12 anni di carcere chiesti dalla Procura anticorruzione spagnola per più reati commessi nell'arco degli anni. Una minaccia che potrebbe avere ripercussioni impronosticabili sul futuro del Siviglia e sulle sue scelte.
Intanto, c'è sempre Huntelaar. Gratis, però. Un prestito oggi per un riscatto molto importante domani, quando il Real potrebbe trovarsi rivalutato un giocatore oggi sceso in picchiata nel virtuale borsino del calcio europeo. Il Real di Perez, in idillio col Milan dopo l'operazione Kakà, potrebbe concedere il lasciapassare senza tirare troppo la corda.
Fabiano e Huntelaar: due punte centrali. E Borriello? Chiaramente, lo sfortunato centravanti si vedrebbe costretto a cambiare aria per trovare un po' di spazio. Su di lui, molto timidamente, c'è sempre il Napoli, che oggettivamente non ha mai presentato offerte al Milan. Chissà che nel pranzo odierno a Milano, Galliani e Tinti, procuratore del bomber, non abbiano parlato anche della necessità di trovare un'altra sistemazione a Marco, magari in comproprietà: perché il Milan crede ancora in lui e lui non vuole lasciare il Milan. Per ora, quello che è certo, è che lunedì 6, giorno dell'adunata milanista, Borriello è un teorico titolare fisso del primissimo Milan leonardiano. Da lì in poi si vedrà.
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Milan: oggi zero punte, domani due?Fabiano e Huntelaar non in alternativa... |
