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Recensione - Prototype

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  1. 9_El niño_9
     
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    L’avventura è ambientata nell’isola di Manhattan, liberamente esplorabile alla ricerca di obiettivi utili a far chiarezza su una trama inaspettatamente intrigante.
    I poteri di Alex torneranno quindi utili prima di tutto per un agevole spostamento nella città, grazie a quello che gli sviluppatori hanno definito Adaptive Parkour. Questo innovativo sistema si compone della funzione di salto, caricabile mantenendo premuto il tasto dedicato per effettuare balzi più elevati, e della possibilità di attivare una sorta di corsa dinamica (attraverso la pressione del grilletto destro) che permette di scavalcare automobili e parti dello scenario danneggiandole. Entrando in contatto con un edificio, questa modalità abilita automaticamente una corsa verticale utile a raggiungerne la cima, per poi effettuare salti vertiginosi e, a patto di aver sbloccato l’abilità necessaria, planare per decine di metri verso obiettivi sempre diversi. Le concatenazioni possibili sono innumerevoli; con il pad tra le mani dei giocatori più abili, Alex può agevolmente scavalcare palazzi, lanciarsi contro elicotteri e prenderne il controllo, il tutto con un dinamismo difficilmente riscontrabile in altri titoli.


    Funzionalità del personaggio: Alex Mercer

    Evitando qualsiasi spoiler sulla trama, ci limitiamo a dire che la situazione iniziale porrà Alex al centro di un complicato triangolo; sarà infatti braccato dall’esercito, in quanto considerato portatore del virus che sta infettando l’isola dando vita a miriadi di esseri mutati; al contempo avrà alle calcagna gli stessi infetti che vedono in lui una pericolosa minaccia. In questa guerra su due fronti si inseriscono i civili che, totalmente inermi, non fanno altro che fuggire urlando per le vie della città, finendo per essere irrimediabilmente coinvolti negli scontri, tappezzando letteralmente le strade di membra ed arti recisi. Alex, totalmente concentrato sulla propria missione, ignorerà il destino dei civili che, anzi userà, a suo vantaggio, dato che tra i poteri di cui dispone vi è quello di assorbire fisicamente qualunque essere riesca ad afferrare, per ricaricare così la propria energia vitale, oltre a quello di assumere l’aspetto del malcapitato, funzione che approfondiremo in seguito.
    La particolare abilità mutaforma offre a Mercer numerose possibilità offensive che vanno dalla trasformazione delle mani in artigli affilati per eliminare grandi quantità di nemici rapidamente, in pesanti palle chiodate capaci di distruggere anche i mezzi corazzati più resistenti, in una frusta per attirare a sé nemici dalla distanza e colpire contemporaneamente gruppi di individui e in una lama gigantesca adatta allo scontro con i boss più ostici. Oltre a queste peculiarità Alex potrà, nel corso del gioco, sbloccare due trasformazioni difensive, nell’ordine uno scudo utile a deflettere i proiettili dell’esercito senza inficiare l’agilità del protagonista ed un’armatura completa che, a discapito di parte della velocità, fornisce una migliorata resistenza a qualunque attacco subito. Ancora più avanti nel corso dell’avventura, l’antieroe disporrà persino dei così detti “poteri di visione” che gli permetteranno di alterare la sua percezione in modo tale da poter riconoscere tra la folla eventuali portatori sani del virus da assorbire, oppure abilitare una particolare visione termica per visualizzare le fonti di calore e poter combattere agevolmente anche in mezzo al fumo.
    Particolarmente utile a sfuggire dalle forze militari si rivela l’abilità opzionale chiamata “Accusa” che permette di afferrare un umano e confondere le idee delle guardie che, nel dubbio, finiranno per colpire lo sventurato anziché voi, permettendovi così un’agevole fuga. Ovviamente l’abuso di tale funzione è impedito da un apposito indicatore da caricare.
    Qualora, invece, preferiate risolvere le situazioni peggiori in maniera più diretta, potrete far uso delle mosse critiche che si renderanno disponibili una volta assorbiti più esseri di quanto Alex necessiti per riempire la barra salute. Queste si dividono in diverse tipologie, ma in linea di massima l’esito del loro utilizzo è comunque una devastazione ad ampio raggio.


    I mille volti di Alex Mercer

    In Prototype è essenziale decidere quando sia il caso di scatenare senza indugio la propria potenza e quando, invece, sia meglio mantenere un profilo più basso. Il gameplay prevede infatti che, commettendo reati o semplicemente mostrandosi in versione mutata ad attoniti civili, le forze dell’ordine vengano informate della vostra posizione, scatenandovi addosso ogni unità paramilitare presente nei dintorni. Ad evidenziare lo stato di sospetto è presente una barra nella parte bassa dello schermo, otre ad un miniradar che indicherà in bianco i presenti inconsapevoli, in giallo chi sospetta della vostra particolare natura, ed in rosso chi sta cercando di farvi fuori. Per mantenere bassa tale barra, o far si che si azzeri, è necessario fuggire dalla visuale dei presenti e, il prima possibile, cambiare forma per far perdere le proprie tracce.
    La trama principale riesce in maniera incalzante a fiondare il giocatore in un susseguirsi di missioni ad alto ritmo, chiedendogli di svolgere cinque o sei differenti tipologie di incarichi classici come il raggiungimento di un obiettivo, l’assorbimento di un particolare nemico o la difesa di aree chiave, ma anche originali come il farsi inseguire volutamente per attrarre in trappola un particolare boss o coordinare azioni di attacco militare. Il dinamismo offerto dal gameplay e l’interesse destato dalla trama riescono a non rendere le sessioni di gioco stancanti, seppure siano comunque presenti alcune missioni sin troppo articolate e lunghe da portare a termine. In qualsiasi caso a dare varietà sono presenti gli immancabili eventi opzionali che prevedono differenti tipi di prove a tempo o di abilità. Tutte queste funzioni aggiungono longevità ad un titolo che, con la sola trama principale, si attesta comunque sulla buona media di 15 ore circa, mitigando in parte l’amarezza per la mancanza di una qualsiasi modalità multigiocatore.


    Commento finale

    Prototype è un esempio di gioco divertente, ricco di carisma e con una giocabilità e longevità ad alti livelli, ma che pecca nella scarsa realizzazione di alcuni aspetti del comparto tecnico che per l’utente meno attento peseranno più dei numerosi pregi. Dispiace per la mancanza della modalità online, ma per un ottimo titolo single player l’assenza è sopportabile. Non possiamo quindi che consigliare l’acquisto a qualsiasi amante di titoli caratterizzati da un alto tasso di azione e violenza, soprattutto ai fan del free roaming basato su supereroi, confronto che vedrebbe Alex Mercer sbaragliare i vari Hulk, Spider-Man e molti altri senza troppa difficoltà.
     
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  2. studio3.fabry
     
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    Ottimo lavoro el nino
     
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1 replies since 20/6/2009, 11:36   49 views
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