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Recensione - The Club

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  1. daniel_yc
     
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    The Club - Recensione



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    Genere: Sparatutto in terza persona.
    Piattaforme: Xbox360, PS3, PC.
    Sviluppatore: SEGA & Bizzarre Creations.
    Data d’uscita: 8/02/2008.
    Lingua: testi e voci in Italiano.
    Giocatori: da 1 a 8.
    Salvataggi: automatici.
    Sito web: www.theclub.sega-europe.com


    Certo è dura svegliarsi la mattina ed andare contro un’orda di nemici intenti ad ucciderti appena ti fermi per un solo secondo. Ma se in realtà esistessero gli uomini di The Club le guerre civili sarebbero sparite senza nessun problema. La domanda ci sorge spontanea: potrebbe essere possibile una roba del genere? La risposta spetta a voi. Certo non sto facendo polemica sulla inverosimile lotta fra i personaggi di The Club e i nemici che ci si presentano davanti, ma sul fatto che non è una sfida alla pari.
    Comunque se non volete sciropparvi l’intera recensione… a The Club do il titolo di un semplice e classico “gioco arcade”… a buon intenditore poche parole.

    Lo sviluppatore SEGA ci fa vedere, non nella sua interezza, la potenza del motore grafico delle consolle di nuova generazione. Dunque iniziamo parlando della grafica, una delle note positive di questo gioco d’azione. La grafica è ben sfruttata, gli spazi alla luce sono ben fatti e i buchi d’ombra ancor meglio, gli scenari sono piuttosto ampi e quasi interamente distruttibili. I personaggi principali sono molto curati, hanno carattere, e con un pizzico di fantasia ci si può scrivere una specie di storia guardando le loro facce. I nemici sono curati di meno… ma non ve ne accorgerete perché li vedrete sempre e solo cadere di fronte a voi. Non ci sono rallentamenti neanche nelle scene più caotiche… per quanto riguarda il motore grafico The Club non scherza.

    Dopo avergli dato una nota positiva per la sua grafica pulita e senza troppe sbavature, togliamogli il sorriso dalla faccia iniziando subito con il “fattore gameplay”. Qua c’è da criticare parecchio, quando prima dicevo che The Club era un semplice arcade volevo dire che la ripetitività è la cosa principale. I giochi arcade sono semplici, fai punti, vai al livello successivo e di diverso ci sarà qual cosetta, rifai punti, e al livello successivo sarà la medesima cosa… la ripetitività e la monotonia del gioco è da tenere d’occhio, il gioco si presenta pieno d’azione si è vero, per i primi 2 stage può sembrare un bel gioco che spruzza adrenalina da tutti i pori… per i primi 2 stage. Dopo ci si rende contro che inizia a diventare parecchio monotono, passi all’atto successivo e ti rendi conto che è ripetitivo tanto da aspettare la propria morte e cambiare gioco. Morire non sarà poi cosi facile, insomma si può ritenere realistico il fatto che con un colpo alla testa i nemici muoiono subito, però, come dicevo prima, la sfida non è alla pari perché il proprio personaggio avrà una resistenza tale che si potrebbe resistere fino alla fine dello stage senza prendere nessun kit medico. Un divario troppo enorme che semplifica un po’ troppo le cose.
    I controlli sono semplici, come in qualsiasi gioco in terza persona, accessibili, rapidi, spontanei, peccato per la “durezza” della telecamera. Le coperture sono sfruttabili manualmente diciamo… non c’è il solito tasto che vi trasformerà in geko, questa scelta è giusta per il ritmo frenetico di The Club.

    Il gioco ha una sua interezza e se vogliamo parlare della durata… è direttamente proporzionale alle righe che posso scrivere parlando di essa. Essendo un semplice arcade non ha una varietà di gioco e neanche una certa durata, si divide in 8 atti se possiamo chiamarli cosi, ognuna di loro ha 6 capitoli, se possiamo chiamarli cosi, al suo interno. I capitoli che riempiono gli atti sono costituiti da 3 diverse modalità di gioco: la prima, far fuori più nemici possibili cercando sempre di tenere la barra della combo alta, la seconda, far fuori più nemici possibili cercando sempre di tenere la barra della combo alta ed arrivare al traguardo entro il tempo limite, la terza, far fuori più nemici possibili cercando sempre di tenere la barra della combo alta restando dentro una zona, da cui non potete uscire, e cercare di non morire entro la fine del tempo. Fate voi, ogni atto ha sei capitoli dentro, gli atti sono 8, vi volete davvero sciroppare in gioco nella sua interezza? Il gioco non durerà più di 6 o 7 ore. Ma del resto… se lo facevano durare di più era veramente uno strazio! I personaggi giocabili sono 8 in totale… non molti ma ci può stare, quando si finiscono tutti gli atti con un personaggio verrà visualizzato un video in CG. Le differenze fra i giocatori sono minime, questo è un peccato, in pratica chi ha pazienza e nulla da fare vorrà finire tutti e 8 i capitoli solo per vedere le belle animazioni finali.

    Il gioco in multiplayer è parecchio divertente, non spezza di molto la monotonia del gioco ma di sicuro ha più modalità in confronto alla storia se cosi possiamo chiamarla. Le modalità sono le medesime, ma si sa, giocando online ci si diverte di più… il tutti contro tutti divertirà, peccato che i server non sono poi cosi pieni e che i giocatori Italiani si contino sulle dita di una mano.

    Ora la sentenza finale:

    Pregi: Il gioco ha una buona grafica, divertente per gli “hardcore gamers”.
    Difetti: Ripetitivo e povero di elementi.

    È più bello di: Kane & Linch: Dead Man
    È più brutto di: Army of Two

    Prima impressione: 7
    Il menù è parecchio caratteristico, unico, bello il video iniziale.

    Gameplay: 6,5
    Semplice come qualsiasi tps, solo che è un po’ limitato.

    Grafica: 8
    La grafica che ci si aspetta da un gioco che gira su una console di nuova generazione, luci e ombre fatte bene, scenari spogli.

    Sonoro: 6,5
    Il suono degli spari è orecchiabile, le voci dei nemici anche, la voce “consiglio” troppo ripetitiva.

    Longevità: 6
    Il gioco no dura abbastanza, se si completa in qualsiasi modalità può allungarsi, ma la rigiocabilità è bassa, a meno che non lo amiate alla follia.

    Multiplayer: 7
    Una delle cose che salva The Club… anche se non cambia di molto, il gioco in compagnia si apprezza di più.

    Voto complessivo: 7-
    The Club è il classico gioco da noleggiarsi, il gioco che non lascia il segno, il gioco che può essere interpretato come il passatempo di una settimana e anche meno. Ma l’amante dello sparatutto potrà apprezzarlo, ancor meglio se ha un amico disponibile.

    Daniel
     
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0 replies since 19/6/2009, 11:26   28 views
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